martedì 30 dicembre 2014

Posted by jinson on 10:56 No comments
...e Il giorno di Santo Stefano è arrivato...

Perché questa affermazione?.......vi spiego...

Correva l'anno 2013 quando durante il pranzo in famiglia che  da sempre ci fa incontrare proprio il giorno di Santo Stefano, mio nipote, un'armadio di simpatia, chiedendo un attimo di attenzione, lancia una sfida" l'anno prossimo vediamo chi farà il panettone più buono"!!!!

Un applauso e tanti siiiiiiiii .....approviamo indiscutibilmente l'idea, anche se sappiamo tutti che nessuno lo ha mai fatto, e' il dolce della tradizione milanese più difficile in assoluto e dulcis in fundo, tutti sappiamo muoverci in cucina tra cucchiai ,forchette ,piatti ,pentole e fornelli, in modo amatoriale , ma nessuno ha mai seguito un corso di cucina, però forti della gran voglia di mettersi in discussione, accettiamo.

L'anno è più o meno passato senza pensieri, tanto è presto per documentarci, tanto è presto per capire e scoprire il "pianeta lievito madre", tanto quel giorno è ancora lontano!!!

Ma come tutte le cose, anche il primo di dicembre è arrivato e l'orologio ha rintoccato l'ora dell'inizio e il "Bianconiglio "di Alice ha cominciato a correre urlando " è tardi ....è tardi  ....e l'agitazione ha cominciato a prendere il sopravvento.

I libri di cucina hanno lasciato lo scaffale e vengono sfogliati, i siti web di ricette , i blog di successo cliccati a più non posso per capire e carpire i loro segreti per la realizzazione del famigerato dolce, ma tutto questo non ha fatto altro che confondere ancora di più le già confuse idee.

Quindi, occhi fissi nel vuoto, e...." basta non sei l'ultima arrivata...le regole basi della pasticceria le conosci....prendi una ricetta che ti rappresenta e modificala a tua immagine e somiglianza.

Così Il giorno di Sant'ambrogio, confidando nella protezione del santo patrono di Milano, mi metto all'opera.

Pesa di qua, separa di la , sbatti di su, grattugia di giù , rinfresca....fai lievitare.....sale ...zucchero....uova....finalmente dopo 15 o 16 ore trionfante sforno il panettone ed un profumo inebriante inonda la cucina.
prende posto sul tavolo  pronto per essere infilzato per il raffreddamento a testa in giù nella pentola, ma ad operazione terminata un tonfo secco mi fa sussultare, quel dolce profumatissimo con un bellissimo colore dorato scuro, mi ha fatto il peggiore dei dispetti, "si è staccato dal pirottone " e si è schiantato in fondo alla pentola.

Perché..?.perché.....?...mi chiedo con lo sguardo fisso su quel disastro.....percorro col pensiero tutti i movimenti fatti per la realizzazione di quello che avrebbe dovuto essere il mio capolavoro e......un ricordo.....un movimento......ed una esclamazione....che idiota che sono!!! ....ecco perché è crollato.... ho stupidamente imburrato il pirottone, un movimento fatto pensando di avere a che fare con una pentola....invece.....

Comunque arrabbiata con me stessa alzo bandiera bianca e vado a dormire.

Ma attenzione la bandiera bianca è stata la delusione di un momento, non per niente qualche giorno dopo, mi rimetto a rinfrescare la pasta madre per approntarla al nuovo esperimento, perché esperimento è il termine più azzeccato per questo dolce.

Mi rimetto in pista ,planetaria a tutto spiano , trita, frulla, impasta e inforna......ma anche stavolta .....porca miseria....non ha lievitato a dovere.....poco tempo?...non maturo il lievito?....e possiamo anche stavolta aprire un libro.....ma nonostante tutto un'altro insegnamento.

....il tempo incalza, e analizzando la situazione, io non ho un panettone da portare in "passerella".

Quattro giorni prima, senza molta voglia, utilizzando tutti i rimasugli, impasto farina uova e...."lievito di birra"....mi dispiace non dover utilizzare il lievito naturale, ma non posso più affrontare un'altro insuccesso, e......miracolo......si gonfia .....si dora.....insomma esteticamente assomiglia molto ad un panettone.

Finalmente ora anche io ho un panettone decente!!!

Gasatissima, mi invento la pergamena di " attestato di partecipazione" e lo denomino 
1 Contest del " panettone del cuore" non c'è denominazione più azzeccata perché è stato voluto con tutto il cuore in collaborazione con il cervello e le mani il qualità di operaie, proprio una fabbrica.

In conclusione, il giorno di Santo Stefano , con molto orgoglio tutte noi abbiamo deposto il nostro panettone davanti ad una giuria molto severa, la quale con grande responsabilità ha assaggiato i manufatti, criticati e votati, consegnandoci alla fine la pergamena di partecipazione, e la promessa di replicarla il prossimo anno facendo tesoro di tutti gli errori, i confronti e le critiche.




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