domenica 29 giugno 2014


Un piatto molto speciale? Riso con Mazzancolle 

La mazzancolla viene prevalentemente pescata poichè l'allevamento di questo crostaceo, sebbene in via di sviluppo, è ancora piuttosto scarso. 
Generalmente il periodo di pesca copre la stagione invernale ed avviene attraverso reti a strascico, in quanto vive tra sabbia e fango a poca profondità (20 – 50 m). La mazzancolla è molto presente nel mar Mediterraneo, soprattutto nel nostro mar Adriatico. Possiamo però trovarla anche in alcune zone dell'Atlantico orientale


Della mazzancolla, si preferisce togliere il guscio nel caso in cui si cucini alla griglia o fritta, magari con una impanatura leggera. Invece se bollita, la mazzancolla si sguscia solo a cottura avvenuta, così che il sapore rimanga più intenso; risulterà inoltre anche più facile sgusciarla quando sarà già cotta. 

Caratterizzata dalla duttilità, la mazzancolla si presta ad essere utilizzata nelle pietanze più diverse: può accompagnare primi (pasta, riso, crêpes) oppure essere servita con creme, saltata in padella, cotta alla griglia o fritta come secondi


Dopo queste notizie generiche, vi racconto come le ho utilizzate.

Ho acquistato al mercato mezzo chilo di Mazzancolle freschissime, quindi dopo averle lavate e pulite, le ho sgusciate, e con le teste ed i gusci ho fatto un brodetto che mi servirà per la cottura del riso .
In un piatto ho porzionato il riso, un pugno a testa più uno per la pentola, quindi in un tegame ho messo due cucchiai di olio con uno spicchio di aglio , che ho tolto non appena si è imbiondito ed ha insaporito l'olio, ed ho versato il riso.
Si è tostato leggermente , ho sfumato con un bicchiere di vino bianco secco, ed ho proceduto nel modo solito, ossia non appena il riso si asciuga lo bagno con il brodo , questo fino a fine cottura, circa 20 minuti per il riso tipo carnaroli.
A 5 minuti dalla cottura ottimale, ho messo le manzaccolle ed ho lasciato riposare qualche minuto a pentola coperta.
Una spolverata di pepe nero e qualche foglia di prezzemolo, hanno completato il piatto.












21:23 Passeggiando in frigorifero

Un piatto molto speciale? Riso con Mazzancolle 

La mazzancolla viene prevalentemente pescata poichè l'allevamento di questo crostaceo, sebbene in via di sviluppo, è ancora piuttosto scarso. 
Generalmente il periodo di pesca copre la stagione invernale ed avviene attraverso reti a strascico, in quanto vive tra sabbia e fango a poca profondità (20 – 50 m). La mazzancolla è molto presente nel mar Mediterraneo, soprattutto nel nostro mar Adriatico. Possiamo però trovarla anche in alcune zone dell'Atlantico orientale


Della mazzancolla, si preferisce togliere il guscio nel caso in cui si cucini alla griglia o fritta, magari con una impanatura leggera. Invece se bollita, la mazzancolla si sguscia solo a cottura avvenuta, così che il sapore rimanga più intenso; risulterà inoltre anche più facile sgusciarla quando sarà già cotta. 

Caratterizzata dalla duttilità, la mazzancolla si presta ad essere utilizzata nelle pietanze più diverse: può accompagnare primi (pasta, riso, crêpes) oppure essere servita con creme, saltata in padella, cotta alla griglia o fritta come secondi


Dopo queste notizie generiche, vi racconto come le ho utilizzate.

Ho acquistato al mercato mezzo chilo di Mazzancolle freschissime, quindi dopo averle lavate e pulite, le ho sgusciate, e con le teste ed i gusci ho fatto un brodetto che mi servirà per la cottura del riso .
In un piatto ho porzionato il riso, un pugno a testa più uno per la pentola, quindi in un tegame ho messo due cucchiai di olio con uno spicchio di aglio , che ho tolto non appena si è imbiondito ed ha insaporito l'olio, ed ho versato il riso.
Si è tostato leggermente , ho sfumato con un bicchiere di vino bianco secco, ed ho proceduto nel modo solito, ossia non appena il riso si asciuga lo bagno con il brodo , questo fino a fine cottura, circa 20 minuti per il riso tipo carnaroli.
A 5 minuti dalla cottura ottimale, ho messo le manzaccolle ed ho lasciato riposare qualche minuto a pentola coperta.
Una spolverata di pepe nero e qualche foglia di prezzemolo, hanno completato il piatto.












mercoledì 25 giugno 2014


Anche quest'anno sono alle prese con la torta di compleanno....e meno male, ciò significa che sono ancora qui!!!!!
Quindi festeggiamo!!!!
Ho voglia di una torta molto sobria e raffinata, passeggiando sul web ne ho viste alcune molto belle, di conseguenza ne ho tratto spunto ed ho realizzato la mia.

Ho realizzato due Pan di Spagna , la ricetta qui sotto...perché nella mia testa girava la voglia di fare una torta a 6 strati...

PAN DI SPAGNA 
per una tortiera da 22 cm 
250gr di uova a temperatura ambiente
175gr di zucchero semolato
150gr di farina 00
50gr di fecola di patate
Setacciamo la farina con la fecola e mettiamo da parte,versiamo le uova nella planetaria con lo zucchero semolato e montiamo fino a quando il composto diventa chiaro e spumoso.(vietato avere fretta,più montiamo le uova più incorporiamo aria e la torta diventa più soffice)
Uniamo poco per volta gli ingredienti secchi setacciati e mescoliamo delicatamente con una frusta manuale o con una spatola dal basso verso l'alto.
Versiamo il composto nella tortiera già foderata con carta da forno e portiamo in cottura nel forno a 200°per 30mn circa.prova stecchino

Ho fatto un litro di crema al cioccolato, ho utilizzato del budino che ho rafforzato con 2 cucchiai di cacao amaro.

Una volta raffreddato, ho farcito i Pan di Spagna che avevo tagliato in 6 dischi, e bagnato con della bagna alla mandorla amara, che io adoro, e lasciato riposare al fresco tutta notte.

Ho preparato la pasta di zucchero con 900 grammi di zucchero a velo, 12 grammi di colla di pesce,20 grammi di burro, 120 grammi di glucosio e 60 ml di acqua  anche questo aromatizzato con mandorla amara.

Ed infine la crema di burro con 100 grammi di burro, 150 grammi di margarina, 350 grammi di zucchero a velo e 3 cucchiai di latte tiepido.

La mattina seguente ho ricoperto molto bene con una spatola la torta con la crema di burro e messa in frigorifero ad indurire per 3 ore circa.

Passato il tempo e verificato la consistenza della crema di burro, mi sono apprestata alla copertura.

Che meraviglia....adesso inizio la parte creativa che adoro in particolar modo.....

Quindi armata di mattarello carta forno e zucchero a velo, bello, bianco, impalpabile come borotalco,
ho iniziato a stendere la pasta di zucchero . Stendi, ruota, gira, alla fine ho realizzato una sfoglia che niente invidiava a quella delle tagliatelle.

L'ho avvolta al mattarello, e l'ho appoggiata con molta delicatezza sulla torta, quindi ho cominciato a farla aderire partendo dal piano e mano a mano scendendo sui fianchi.

Ho cominciato a fare aderire tutte le decorazioni ,rispettando il disegno progettato, ed infine infiocchettato.

Risultato? Molto apprezzabile, di impatto, sobria ed elegante come la volevo, ed al taglio morbida e compatta....insomma da complimenti!!!!







21:22 Passeggiando in frigorifero

Anche quest'anno sono alle prese con la torta di compleanno....e meno male, ciò significa che sono ancora qui!!!!!
Quindi festeggiamo!!!!
Ho voglia di una torta molto sobria e raffinata, passeggiando sul web ne ho viste alcune molto belle, di conseguenza ne ho tratto spunto ed ho realizzato la mia.

Ho realizzato due Pan di Spagna , la ricetta qui sotto...perché nella mia testa girava la voglia di fare una torta a 6 strati...

PAN DI SPAGNA 
per una tortiera da 22 cm 
250gr di uova a temperatura ambiente
175gr di zucchero semolato
150gr di farina 00
50gr di fecola di patate
Setacciamo la farina con la fecola e mettiamo da parte,versiamo le uova nella planetaria con lo zucchero semolato e montiamo fino a quando il composto diventa chiaro e spumoso.(vietato avere fretta,più montiamo le uova più incorporiamo aria e la torta diventa più soffice)
Uniamo poco per volta gli ingredienti secchi setacciati e mescoliamo delicatamente con una frusta manuale o con una spatola dal basso verso l'alto.
Versiamo il composto nella tortiera già foderata con carta da forno e portiamo in cottura nel forno a 200°per 30mn circa.prova stecchino

Ho fatto un litro di crema al cioccolato, ho utilizzato del budino che ho rafforzato con 2 cucchiai di cacao amaro.

Una volta raffreddato, ho farcito i Pan di Spagna che avevo tagliato in 6 dischi, e bagnato con della bagna alla mandorla amara, che io adoro, e lasciato riposare al fresco tutta notte.

Ho preparato la pasta di zucchero con 900 grammi di zucchero a velo, 12 grammi di colla di pesce,20 grammi di burro, 120 grammi di glucosio e 60 ml di acqua  anche questo aromatizzato con mandorla amara.

Ed infine la crema di burro con 100 grammi di burro, 150 grammi di margarina, 350 grammi di zucchero a velo e 3 cucchiai di latte tiepido.

La mattina seguente ho ricoperto molto bene con una spatola la torta con la crema di burro e messa in frigorifero ad indurire per 3 ore circa.

Passato il tempo e verificato la consistenza della crema di burro, mi sono apprestata alla copertura.

Che meraviglia....adesso inizio la parte creativa che adoro in particolar modo.....

Quindi armata di mattarello carta forno e zucchero a velo, bello, bianco, impalpabile come borotalco,
ho iniziato a stendere la pasta di zucchero . Stendi, ruota, gira, alla fine ho realizzato una sfoglia che niente invidiava a quella delle tagliatelle.

L'ho avvolta al mattarello, e l'ho appoggiata con molta delicatezza sulla torta, quindi ho cominciato a farla aderire partendo dal piano e mano a mano scendendo sui fianchi.

Ho cominciato a fare aderire tutte le decorazioni ,rispettando il disegno progettato, ed infine infiocchettato.

Risultato? Molto apprezzabile, di impatto, sobria ed elegante come la volevo, ed al taglio morbida e compatta....insomma da complimenti!!!!







martedì 24 giugno 2014

Cosa c'è di più azzeccato di un sorbetto a metà di un pranzo luculliano?....penso nulla.
Ma perché al più classico e comunque buonissimo sorbetto al limone, non proviamo il sorbetto al melone?...
Ecco come ho fatto
A 800 grammi di melone bianco e dolcissimo passato al mixer , ho aggiunto 270 grammi di zucchero finissimo, 200 grammi di panna e 200 grammi di latte, fatto montare un po' , per poi trasferirlo nella gelatiera per circa un'oretta .
Risultato soddisfacente, messo in bicchierini singoli in freezer, per poi servirli in occasioni specifiche.





10:37 Passeggiando in frigorifero
Cosa c'è di più azzeccato di un sorbetto a metà di un pranzo luculliano?....penso nulla.
Ma perché al più classico e comunque buonissimo sorbetto al limone, non proviamo il sorbetto al melone?...
Ecco come ho fatto
A 800 grammi di melone bianco e dolcissimo passato al mixer , ho aggiunto 270 grammi di zucchero finissimo, 200 grammi di panna e 200 grammi di latte, fatto montare un po' , per poi trasferirlo nella gelatiera per circa un'oretta .
Risultato soddisfacente, messo in bicchierini singoli in freezer, per poi servirli in occasioni specifiche.





giovedì 19 giugno 2014

A volte capita di aprire il frigorifero nel quale abbiamo conservato tante belle vaschette con i coperchietti colorati, e per fretta o distrazione averli lasciati parcheggiati senza ricordarci esattamente cosa contengano, poi in un attimo di estro culinario in un milionesimo di secondo aprendone distrattamente uno ci trasformiamo in chef stellati.
Un esempio pratico...
Ho trovato un'avanzo di cicoria appena scottata, sarà stata circa 300 grammi, l'ho passata nel mixer e tritata finemente, ho aggiunto 2 uova , 2 cucchiai di pecorino grattugiato , 2 cucchiai di pane grattugiato sale q.b. e un pizzico di peperoncino.
Ho impastato tutto ed a cucchiate ho versato il composto in uno di quei comodissimi stampi da forno in silicone, dove niente attacca e si cuoce in modo uniforme.
Quando il forno ha raggiunto la temperatura di 200 gradi ho infornato per circa mezz'oretta.
Con questa "nuova vita ad una banalissima cicoria" ho sfornato dei bellissimi e buonissimi "babà" salati che hanno trasformato una bistecca in un piatto da ristorante.


11:57 Passeggiando in frigorifero
A volte capita di aprire il frigorifero nel quale abbiamo conservato tante belle vaschette con i coperchietti colorati, e per fretta o distrazione averli lasciati parcheggiati senza ricordarci esattamente cosa contengano, poi in un attimo di estro culinario in un milionesimo di secondo aprendone distrattamente uno ci trasformiamo in chef stellati.
Un esempio pratico...
Ho trovato un'avanzo di cicoria appena scottata, sarà stata circa 300 grammi, l'ho passata nel mixer e tritata finemente, ho aggiunto 2 uova , 2 cucchiai di pecorino grattugiato , 2 cucchiai di pane grattugiato sale q.b. e un pizzico di peperoncino.
Ho impastato tutto ed a cucchiate ho versato il composto in uno di quei comodissimi stampi da forno in silicone, dove niente attacca e si cuoce in modo uniforme.
Quando il forno ha raggiunto la temperatura di 200 gradi ho infornato per circa mezz'oretta.
Con questa "nuova vita ad una banalissima cicoria" ho sfornato dei bellissimi e buonissimi "babà" salati che hanno trasformato una bistecca in un piatto da ristorante.


domenica 15 giugno 2014

La primavera inoltrata e l'estate, complici il caldo ed il bel tempo, sono per eccellenza le stagioni in cui le grigliate ed i barbecue in giardino, sulla spiaggia, in terrazzo ed a volte sui balconi sono le soluzioni più gettonate per poter passare una serata molto easy e free in allegria .
Però qualcuno ha detto: non c'è pic-nic senza formiche, ed io aggiungo non c'è baubecue senza diluvio....
Perché aggiungo questo nuovo "detto"?...vi racconto...
....era da parecchio che si programmava un barbecue in giardino, per voler  rincontrare persone salutate solo frettolosamente per strada, e quelle alle quali dici ciao con sms ,e quindi con la scusa di inaugurare la ristrutturazione della casa , un giro di telefonate e "tutti casa mia per un barbecue in giardino", ben consapevoli dell'incertezza metereologica .
...ma fino a questo punto?..
Comunque per ogni evenienza "bagnata" ci procuriamo dei bei teloni, come quelli che si usano in campeggio, e li posizioniamo in modo tale da coprire la maggior superficie aerea possibile e quindi poterci muovere liberamente al di sotto di essa,.....benissimo, si montano i barbecue, uno per la carne e l'altro per il pane, verdure e simili, un paio di tavoli di appoggio, i sacchi per la differenziata, riempiamo i frigor (per fortuna c'è n'è due) di bevande varie, impiliamo piatti ,bicchieri ,disponiamo tovaglioli e posate, ovviamente tutto rigorosamente di carta e plastica, e ......poi .....accendiamo?......siiiiiiii....e comincia la festa.....
Intanto il tempo si rannuvola, noi molto positivi"...non è nulla...., il carbone con il suo intenso colore rosso ci rallegra ed alimenta il nostro buonumore.....gli amici cominciano ad arrivare....poi le prime gocce.....ed insieme a quelle iniziamo a bruschettare il pane per il pomodoro, sempre così gradito, e mentre tutti addentano quelle squisite bruschette, le nuvole invidiose aprono le cataratte e comincia a piovere in modo copioso, tanto che neanche i teloni riescono a contenere la pioggia. E noi sempre positivi "ma tanto adesso smette"...e tra docce piovane, fumo del barbecue che a volte ci avvolge facendoci bruciare gli occhi, cottura di costine, pollo, salamelle, arrosticini, verdure e non so ancora cosa, tutto veramente ottimo,  passiamo una stupenda serata....
A dimenticavo..e la torta? Anche quella fatta espressamente per l'occasione ed a tema della serata,"barbecue in giardino", è stata un successo..... 








00:19 Passeggiando in frigorifero
La primavera inoltrata e l'estate, complici il caldo ed il bel tempo, sono per eccellenza le stagioni in cui le grigliate ed i barbecue in giardino, sulla spiaggia, in terrazzo ed a volte sui balconi sono le soluzioni più gettonate per poter passare una serata molto easy e free in allegria .
Però qualcuno ha detto: non c'è pic-nic senza formiche, ed io aggiungo non c'è baubecue senza diluvio....
Perché aggiungo questo nuovo "detto"?...vi racconto...
....era da parecchio che si programmava un barbecue in giardino, per voler  rincontrare persone salutate solo frettolosamente per strada, e quelle alle quali dici ciao con sms ,e quindi con la scusa di inaugurare la ristrutturazione della casa , un giro di telefonate e "tutti casa mia per un barbecue in giardino", ben consapevoli dell'incertezza metereologica .
...ma fino a questo punto?..
Comunque per ogni evenienza "bagnata" ci procuriamo dei bei teloni, come quelli che si usano in campeggio, e li posizioniamo in modo tale da coprire la maggior superficie aerea possibile e quindi poterci muovere liberamente al di sotto di essa,.....benissimo, si montano i barbecue, uno per la carne e l'altro per il pane, verdure e simili, un paio di tavoli di appoggio, i sacchi per la differenziata, riempiamo i frigor (per fortuna c'è n'è due) di bevande varie, impiliamo piatti ,bicchieri ,disponiamo tovaglioli e posate, ovviamente tutto rigorosamente di carta e plastica, e ......poi .....accendiamo?......siiiiiiii....e comincia la festa.....
Intanto il tempo si rannuvola, noi molto positivi"...non è nulla...., il carbone con il suo intenso colore rosso ci rallegra ed alimenta il nostro buonumore.....gli amici cominciano ad arrivare....poi le prime gocce.....ed insieme a quelle iniziamo a bruschettare il pane per il pomodoro, sempre così gradito, e mentre tutti addentano quelle squisite bruschette, le nuvole invidiose aprono le cataratte e comincia a piovere in modo copioso, tanto che neanche i teloni riescono a contenere la pioggia. E noi sempre positivi "ma tanto adesso smette"...e tra docce piovane, fumo del barbecue che a volte ci avvolge facendoci bruciare gli occhi, cottura di costine, pollo, salamelle, arrosticini, verdure e non so ancora cosa, tutto veramente ottimo,  passiamo una stupenda serata....
A dimenticavo..e la torta? Anche quella fatta espressamente per l'occasione ed a tema della serata,"barbecue in giardino", è stata un successo..... 








martedì 3 giugno 2014

È da sempre simbolo della passione, del desiderio, della voluttuosità. Il cioccolato attraversa le nostre vite, dall’infanzia, quando rappresenta un punto d’arrivo della golosità infantile, fino alla vecchiaia, quando diventa un valido aiuto al contrarsi delle energie umane. Eppure sino a ieri il suo consumo era sconsigliato se non a piccole dosi, per il suo elevato contenuto in grassi e il suo elevato apporto calorico. Il cioccolato come possibile causa dell’obesità, insomma, soprattutto quella infantile.

Eppure il cioccolato è ricco di virtù: cardio-protettivo, antiossidante, depurativo, antidepressivo, protettivo nei confronti dei raggi UV, idratante, e molti altri ancora. Ma da oggi c’è una nuova ricerca che potrebbe aggiungere una nuova – importante – proprietà al cibo degli dei. Alcuni ricercatori dell’Università di Granada hanno infatti recentemente pubblicato sulla rivista Nutrition uno studio sulla correlazione fra il consumo di cioccolato da parte degli adolescenti europei e l’obesità.

Lo studio, condotto su 1458 adolescenti di età compresa fra i 12 e i 17 anni, ha permesso di mettere in evidenza che proprio gli adolescenti con il maggiore consumo di cioccolato siano quelli con il girovita più snello, con il minor accumulo sia di grasso corporeo totale, che di grasso addominale. Tradotto in parole povere i ragazzi che mangiano una maggior quantità di cioccolato sono anche i più magri. I responsabili sembrano essere i flavonoidi, che sono in grado di influenzare il metabolismo umano e in particolare la produzione di insulina. Anche se lo studio ha alcuni punti deboli – tipo non considerare il fatto che probabilmente gli adolescenti sovrappeso consumano meno cioccolato proprio allo scopo di dimagrire – è decisamente un’ottima notizia.

20:55 Passeggiando in frigorifero

È da sempre simbolo della passione, del desiderio, della voluttuosità. Il cioccolato attraversa le nostre vite, dall’infanzia, quando rappresenta un punto d’arrivo della golosità infantile, fino alla vecchiaia, quando diventa un valido aiuto al contrarsi delle energie umane. Eppure sino a ieri il suo consumo era sconsigliato se non a piccole dosi, per il suo elevato contenuto in grassi e il suo elevato apporto calorico. Il cioccolato come possibile causa dell’obesità, insomma, soprattutto quella infantile.

Eppure il cioccolato è ricco di virtù: cardio-protettivo, antiossidante, depurativo, antidepressivo, protettivo nei confronti dei raggi UV, idratante, e molti altri ancora. Ma da oggi c’è una nuova ricerca che potrebbe aggiungere una nuova – importante – proprietà al cibo degli dei. Alcuni ricercatori dell’Università di Granada hanno infatti recentemente pubblicato sulla rivista Nutrition uno studio sulla correlazione fra il consumo di cioccolato da parte degli adolescenti europei e l’obesità.

Lo studio, condotto su 1458 adolescenti di età compresa fra i 12 e i 17 anni, ha permesso di mettere in evidenza che proprio gli adolescenti con il maggiore consumo di cioccolato siano quelli con il girovita più snello, con il minor accumulo sia di grasso corporeo totale, che di grasso addominale. Tradotto in parole povere i ragazzi che mangiano una maggior quantità di cioccolato sono anche i più magri. I responsabili sembrano essere i flavonoidi, che sono in grado di influenzare il metabolismo umano e in particolare la produzione di insulina. Anche se lo studio ha alcuni punti deboli – tipo non considerare il fatto che probabilmente gli adolescenti sovrappeso consumano meno cioccolato proprio allo scopo di dimagrire – è decisamente un’ottima notizia.