giovedì 27 giugno 2013

È stagione di ciliegie e al mercato quest'anno c'è ne sono più' del solito, perché non approfittarne?
Ecco come ho utilizzato questo splendido frutto...

ingredienti 

200 grammi di zucchero finissimo
4 uova
1 bustina di lievito in polvere per dolci
150 grammi di burro
700 grammi di biscotti 
500 grammi di ciliegie
1/4 bicchiere di cherry

 


Come ho fatto:

Come prima cosa, ho tritato i biscotti io ho utilizzato dei frollini ai cereali, ma in questi casi si possono raccogliere e tritare tutti quelli avanzati e rotti che a volte non si utilizzano...
In una terrina ho montato con la frusta le uova con lo zucchero, rendendole ben spumose.
Ho fatto liquefare il burro, quindi ho versato nella spuma di uova i biscotti mescolati al lievito, e con molta delicatezza li ho amalgamati, e per ultimo ho aggiunto il burro e ho mescolato tutto molto bene.
Mi sono preparata una tortiera da 24 cm. Di diametro foderata di carta forno, ed ho versato l'impasto livellando lo bene, quindi ho messo in forno a 180 gradi con forno statico per 20 minuti.
Ho snocciolato le ciliegie le ho fatte profumare con una spruzzata di cherry, e una volta cotta la torta le ho versate sulla superficie.
Questo il risultato.
22:43 Passeggiando in frigorifero
È stagione di ciliegie e al mercato quest'anno c'è ne sono più' del solito, perché non approfittarne?
Ecco come ho utilizzato questo splendido frutto...

ingredienti 

200 grammi di zucchero finissimo
4 uova
1 bustina di lievito in polvere per dolci
150 grammi di burro
700 grammi di biscotti 
500 grammi di ciliegie
1/4 bicchiere di cherry

 


Come ho fatto:

Come prima cosa, ho tritato i biscotti io ho utilizzato dei frollini ai cereali, ma in questi casi si possono raccogliere e tritare tutti quelli avanzati e rotti che a volte non si utilizzano...
In una terrina ho montato con la frusta le uova con lo zucchero, rendendole ben spumose.
Ho fatto liquefare il burro, quindi ho versato nella spuma di uova i biscotti mescolati al lievito, e con molta delicatezza li ho amalgamati, e per ultimo ho aggiunto il burro e ho mescolato tutto molto bene.
Mi sono preparata una tortiera da 24 cm. Di diametro foderata di carta forno, ed ho versato l'impasto livellando lo bene, quindi ho messo in forno a 180 gradi con forno statico per 20 minuti.
Ho snocciolato le ciliegie le ho fatte profumare con una spruzzata di cherry, e una volta cotta la torta le ho versate sulla superficie.
Questo il risultato.

mercoledì 26 giugno 2013

pasta-fredda-zucchine-menta-feta.jpg
Approfittiamo degli ultimi giorni d'estate per preparare delle deliziose paste fredde. La proposta di oggi? Zucchine, feta e menta.

Ingredienti:
maccheroncini, 300gr
zucchine, 4 piccole
limone, 1
olive verdi, una manciata
philadelphia, 200gr
feta, 80gr
menta fresca, 5 foglioline
salepepe, olio

Preparazione:
Iniziamo la nostra ricetta partendo dalle zucchine: lavatele, asciugatele e spuntatele, quindi tagliatele nel senso della lunghezza a strisce sottili (se vi fate aiutare da un'affettatrice ancora meglio). Disponetele all'interno di una pirofila dove le farete marinare con il succo di limone e la buccia grattugiata, olio, sale, pepe e le foglioline di menta tritate. Tenetele a riposare per una mezz'ora circa.
Quando la pasta sarà lessata, versatela all'interno di una ciotola capiente insieme al feta tagliato a cubetti, il philadelphia e le zucchine con la marinatura. Mescolate bene tutti gli ingredienti e mettete a riposare per almeno un'ora, in modo che il sapore degli ingredienti si amalghi al meglio.
Bon appetit!
03:14 Passeggiando in frigorifero
pasta-fredda-zucchine-menta-feta.jpg
Approfittiamo degli ultimi giorni d'estate per preparare delle deliziose paste fredde. La proposta di oggi? Zucchine, feta e menta.

Ingredienti:
maccheroncini, 300gr
zucchine, 4 piccole
limone, 1
olive verdi, una manciata
philadelphia, 200gr
feta, 80gr
menta fresca, 5 foglioline
salepepe, olio

Preparazione:
Iniziamo la nostra ricetta partendo dalle zucchine: lavatele, asciugatele e spuntatele, quindi tagliatele nel senso della lunghezza a strisce sottili (se vi fate aiutare da un'affettatrice ancora meglio). Disponetele all'interno di una pirofila dove le farete marinare con il succo di limone e la buccia grattugiata, olio, sale, pepe e le foglioline di menta tritate. Tenetele a riposare per una mezz'ora circa.
Quando la pasta sarà lessata, versatela all'interno di una ciotola capiente insieme al feta tagliato a cubetti, il philadelphia e le zucchine con la marinatura. Mescolate bene tutti gli ingredienti e mettete a riposare per almeno un'ora, in modo che il sapore degli ingredienti si amalghi al meglio.
Bon appetit!

lunedì 24 giugno 2013


TRAGEDIA  DI  UNA  TORTA

Mi armo di entusiasmo e comincio ad impostare la torta, prima ovviamente col pensiero e poi all'opera.
Decido per una torta con le ciliegie .
Ne prendo dal frigorifero circa 300 grammi, con pazienza le snocciolo.
Metto tutto in un terrina, copro con un cucchiaio di zucchero ed una innaffiata di cherry.
Monto a spuma, con la frusta, 4 uova e 200 grammi di zucchero, da parte setaccio 100 grammi di fecola di patate, 300 grammi di farina, e 1 bustina di lievito per dolci, come pure faccio sciogliere 150 grammi di burro.
Comincio ad inserire nella spuma, bellissima e bianchissima la mischia di farina e il burro sciolto.
Amalgamo molto bene....è un impasto stupendo....
Quindi aggiungo le ciliegie .
Fodero una tortiera con carta forno, e un foglio di pasta frolla.
Spalmo la superficie con 3 cucchiai di marmellata di ciliegie, verso il composto che nel frattempo ha assunto un colore rosino, livello bene, e inforno a 180 gradi con forno statico per 45 minuti.
Finalmente mi siedo, e sfogliando un giornale, adocchio la torta e il suo cammino verso la cottura.
Già immagino chissà quale prelibatezza.
All'improvviso comincia il dramma!!
La superficie comincia a dorarsi prima del previsto...le prime palpitazioni e insicurezze...
La doratura si arresta, l'orologio già segna 40 minuti ...e penso....spengo e lascio all'interno del forno,i cinque minuti che mancano, li terminerà in questo modo.
Oramai è tardissimo e vado a letto.
Alle 5 mi sveglio e...oddio la torta!! Ciabatte vestaglia e scendo in cucina.
Apro il forno e ahimè sembra bella ma un dubbio mi assale.
La giro sulla gratella e tragedia!!!!  Il fondo in pasta frolla è bianco come un cencio...
Non mi abbatto....accendo nuovamente il forno e penso....faccio cuocere per 10 minuti.
Tutto ok, mi si dora quindi penso....imprevisto superato!!
Tempo trascorso, speranzosa, apro il forno e aime' noto una piccola goccina Rosina al centro della leccarda, alzo lo sguardo sulla superficie capovolta e una gocciolina dello stesso colore, si apprestava a fuoriuscire...tocco....e. ....aiuto la torta è cruda non è cotta!!!
Scoraggiata delusa e demoralizzata  faccio l'ultimo tentativo,per essere a posto con la mia coscienza, la rimetto in forno e continuo la cottura per altri 40 minuti.
Oramai il danno e' fatto....penso...cerchiamo di salvare il salvabile....
Allo scadere del tempo spengo ...apro il forno...e mi appare una cosa che non oso definire torta,ma un disco bruno, profumato questo si, ma totalmente alieno!! 



05:05 Passeggiando in frigorifero

TRAGEDIA  DI  UNA  TORTA

Mi armo di entusiasmo e comincio ad impostare la torta, prima ovviamente col pensiero e poi all'opera.
Decido per una torta con le ciliegie .
Ne prendo dal frigorifero circa 300 grammi, con pazienza le snocciolo.
Metto tutto in un terrina, copro con un cucchiaio di zucchero ed una innaffiata di cherry.
Monto a spuma, con la frusta, 4 uova e 200 grammi di zucchero, da parte setaccio 100 grammi di fecola di patate, 300 grammi di farina, e 1 bustina di lievito per dolci, come pure faccio sciogliere 150 grammi di burro.
Comincio ad inserire nella spuma, bellissima e bianchissima la mischia di farina e il burro sciolto.
Amalgamo molto bene....è un impasto stupendo....
Quindi aggiungo le ciliegie .
Fodero una tortiera con carta forno, e un foglio di pasta frolla.
Spalmo la superficie con 3 cucchiai di marmellata di ciliegie, verso il composto che nel frattempo ha assunto un colore rosino, livello bene, e inforno a 180 gradi con forno statico per 45 minuti.
Finalmente mi siedo, e sfogliando un giornale, adocchio la torta e il suo cammino verso la cottura.
Già immagino chissà quale prelibatezza.
All'improvviso comincia il dramma!!
La superficie comincia a dorarsi prima del previsto...le prime palpitazioni e insicurezze...
La doratura si arresta, l'orologio già segna 40 minuti ...e penso....spengo e lascio all'interno del forno,i cinque minuti che mancano, li terminerà in questo modo.
Oramai è tardissimo e vado a letto.
Alle 5 mi sveglio e...oddio la torta!! Ciabatte vestaglia e scendo in cucina.
Apro il forno e ahimè sembra bella ma un dubbio mi assale.
La giro sulla gratella e tragedia!!!!  Il fondo in pasta frolla è bianco come un cencio...
Non mi abbatto....accendo nuovamente il forno e penso....faccio cuocere per 10 minuti.
Tutto ok, mi si dora quindi penso....imprevisto superato!!
Tempo trascorso, speranzosa, apro il forno e aime' noto una piccola goccina Rosina al centro della leccarda, alzo lo sguardo sulla superficie capovolta e una gocciolina dello stesso colore, si apprestava a fuoriuscire...tocco....e. ....aiuto la torta è cruda non è cotta!!!
Scoraggiata delusa e demoralizzata  faccio l'ultimo tentativo,per essere a posto con la mia coscienza, la rimetto in forno e continuo la cottura per altri 40 minuti.
Oramai il danno e' fatto....penso...cerchiamo di salvare il salvabile....
Allo scadere del tempo spengo ...apro il forno...e mi appare una cosa che non oso definire torta,ma un disco bruno, profumato questo si, ma totalmente alieno!! 



venerdì 21 giugno 2013

Proprio come in un quadro di Édouard Manet ma su un comodo tavolo, per chi non può proprio rinunciare ad un picnic anche il terrazza.



Colazione sull'erba.
Volete invitare gli amici per un picnic? Non avete più bisogno del cestino di vimini e la classica tovaglia a scacchi bianca e rossa, ecco il tavolo che vi permetterà di stupire i vostri commensali, si chiama picNYC table ed è stato progettato dell’ architetto Haiko Cornelissen, che ha studio ad Amsterdam e a New York. PicNYC table è un omaggio alla grande mela, nasce infatti per i newyorchesi che amano mangiare all’aperto anche fuori stagione. Il piano è formato da un prato verde adagiato su pietrine, che permettono il drenaggio dell’acqua, la struttura è in alluminio e quindi estremamente leggera. Il prato ovviamente andrà curato, innaffiato e tagliato a mano, il proprietario potrà anche decidere di lasciarlo così, oppure di personalizzarlo con piante aromatiche, fiori e verdure.Progettato e realizzato per tutti coloro che non possono gioire di un bel pic nic tutte le volte che vorrebbero e per tutti coloro che amano la natura, questo tavolo offre davvero la sensazione di un pranzo sul prato e porta in casa un po’ di stile e di design assolutamente unici. Improvvisamente versare l’acqua diventa una necessità invece di un problema, e anche le macchie di vino sulla tavaglia diventano solo un ricordo. PicNYC è un tavolo che ci permette di portare nel nostro appartamento un pò di natura, il colore del prato cambia ovviamente in base al clima e alle cure, ma è sempre possibile ripristinare il verde brillante iniziale.




22:15 Passeggiando in frigorifero

Proprio come in un quadro di Édouard Manet ma su un comodo tavolo, per chi non può proprio rinunciare ad un picnic anche il terrazza.



Colazione sull'erba.
Volete invitare gli amici per un picnic? Non avete più bisogno del cestino di vimini e la classica tovaglia a scacchi bianca e rossa, ecco il tavolo che vi permetterà di stupire i vostri commensali, si chiama picNYC table ed è stato progettato dell’ architetto Haiko Cornelissen, che ha studio ad Amsterdam e a New York. PicNYC table è un omaggio alla grande mela, nasce infatti per i newyorchesi che amano mangiare all’aperto anche fuori stagione. Il piano è formato da un prato verde adagiato su pietrine, che permettono il drenaggio dell’acqua, la struttura è in alluminio e quindi estremamente leggera. Il prato ovviamente andrà curato, innaffiato e tagliato a mano, il proprietario potrà anche decidere di lasciarlo così, oppure di personalizzarlo con piante aromatiche, fiori e verdure.Progettato e realizzato per tutti coloro che non possono gioire di un bel pic nic tutte le volte che vorrebbero e per tutti coloro che amano la natura, questo tavolo offre davvero la sensazione di un pranzo sul prato e porta in casa un po’ di stile e di design assolutamente unici. Improvvisamente versare l’acqua diventa una necessità invece di un problema, e anche le macchie di vino sulla tavaglia diventano solo un ricordo. PicNYC è un tavolo che ci permette di portare nel nostro appartamento un pò di natura, il colore del prato cambia ovviamente in base al clima e alle cure, ma è sempre possibile ripristinare il verde brillante iniziale.







 Ed ecco a voi l'apoteosi delle patate; l'incontro goloso di più sapori salati. Abbracciati e coccolati da una soffice purea di patate teneramente nutrita di latte. 
Metti una cena con il gattò di patate e la tavola si anima di gusto ed allegria, di una sana competizione a chi riesce per primo ad assaporare la bontà rovente del suo piatto senza ustionarsi le papille gustative.

Questo è ciò che accadeva quando mia sorella veniva a trascorrere qualche giorno a casa nostra e puntualmente era obbligata a preparare il gattò di patate.
Lei lo serviva appena sfornato e diceva che bisognava attendere dinanzi al piatto che si freddasse e nell'attesa il profumo doveva inebriarci. 
In realtà il profumo è inebriante già durante la cottura quando per tutta la casa c'è aroma di gattò.
Per questa bontà dobbiamo rendere omaggio ai Francesi che nel 1768 in occasione delle nozze reali a Napoli chiesero ai cuochi di corte di preparare qualcosa di speciale e i monzù 
(così chiamavano i cuochi i napoletani) 
partendo da ingredienti che offriva la dispensa napoletana, ad eccezione del burro che è nordico, crearono questo piatto che chiamarono gateau.
 Ebbe un tale successo che subito raggiunse le tavole del popolo, anche perché si prestava come sformato in cui inglobare tutti gli avanzi di salumi e formaggi.
Oggi vanta un posto d'onore nella cucina partenopea e si prepara anche per le feste come aperitivo in dosi monoporzioni



ingredienti per 6/7 persone, dipende dalla grandezza delle porzioni:

1,500 kg di patate a pasta gialla
80 gr burro per il composto ed altro per ungere e per la superficie
4 uova
un abbondante bicchiere di latte
100 gr salame a dadini
100gr mortadella a dadini
100gr parmigiano gratt.
50 gr romano gratt.
300 gr provola o fiordi latte
sale pepe
pangrattato
(naturalmente ogni formaggio o salume può andar bene nell'idea di piatto svuota frigo)



Lessare le patate con la buccia,



 sbucciarle ancora calde e schiacciarle con lo schiaccia patate,


 unire il burro e il latte, via via tutti gli altri ingredienti.






































Ungere una teglia con burro e cospargere di pangrattato
,






 versare il composto.





 Livellarlo con un cucchiaio bagnato,
 spolverizzare con pangrattato
 e distribuirvi sopra fiocchetti di burro, 





mettere in forno caldo a 180° circa per 30-40 minuti 
deve formare una crosticina dorata, 
servire caldo ma non rovente come faceva mia sorella














00:14 Passeggiando in frigorifero



 Ed ecco a voi l'apoteosi delle patate; l'incontro goloso di più sapori salati. Abbracciati e coccolati da una soffice purea di patate teneramente nutrita di latte. 
Metti una cena con il gattò di patate e la tavola si anima di gusto ed allegria, di una sana competizione a chi riesce per primo ad assaporare la bontà rovente del suo piatto senza ustionarsi le papille gustative.

Questo è ciò che accadeva quando mia sorella veniva a trascorrere qualche giorno a casa nostra e puntualmente era obbligata a preparare il gattò di patate.
Lei lo serviva appena sfornato e diceva che bisognava attendere dinanzi al piatto che si freddasse e nell'attesa il profumo doveva inebriarci. 
In realtà il profumo è inebriante già durante la cottura quando per tutta la casa c'è aroma di gattò.
Per questa bontà dobbiamo rendere omaggio ai Francesi che nel 1768 in occasione delle nozze reali a Napoli chiesero ai cuochi di corte di preparare qualcosa di speciale e i monzù 
(così chiamavano i cuochi i napoletani) 
partendo da ingredienti che offriva la dispensa napoletana, ad eccezione del burro che è nordico, crearono questo piatto che chiamarono gateau.
 Ebbe un tale successo che subito raggiunse le tavole del popolo, anche perché si prestava come sformato in cui inglobare tutti gli avanzi di salumi e formaggi.
Oggi vanta un posto d'onore nella cucina partenopea e si prepara anche per le feste come aperitivo in dosi monoporzioni



ingredienti per 6/7 persone, dipende dalla grandezza delle porzioni:

1,500 kg di patate a pasta gialla
80 gr burro per il composto ed altro per ungere e per la superficie
4 uova
un abbondante bicchiere di latte
100 gr salame a dadini
100gr mortadella a dadini
100gr parmigiano gratt.
50 gr romano gratt.
300 gr provola o fiordi latte
sale pepe
pangrattato
(naturalmente ogni formaggio o salume può andar bene nell'idea di piatto svuota frigo)



Lessare le patate con la buccia,



 sbucciarle ancora calde e schiacciarle con lo schiaccia patate,


 unire il burro e il latte, via via tutti gli altri ingredienti.






































Ungere una teglia con burro e cospargere di pangrattato
,






 versare il composto.





 Livellarlo con un cucchiaio bagnato,
 spolverizzare con pangrattato
 e distribuirvi sopra fiocchetti di burro, 





mettere in forno caldo a 180° circa per 30-40 minuti 
deve formare una crosticina dorata, 
servire caldo ma non rovente come faceva mia sorella














lunedì 17 giugno 2013

Pangoccioli

oggi è la volta dei pangoccioli , ho trovato questa ricetta in rete ed ho provato.
Eccola
Ingredienti:

500 g di farina 00
250 g di latte
100 g di zucchero
1/2 cubetto di lievito di birra
25 g di olio evo
2 uova
1 pizzico di sale
100 g di gocce di cioccolato


Procedimento:


Sciogliere lo zucchero e il lievito nel latte tiepido.
 Mettere la farina in una ciotola grande,
 versare il latte e iniziare a impastare.


Quando inizia ad amalgamarsi aggiungere il burro morbido
 e continuare l'impasto. 
Infine aggiungere un uovo intero e un tuorlo e lavorare a lungo.


Quando l'impasto risulta liscio e morbido
 aggiungere le gocce di cioccolato 
e lavorare per farle penetrare bene nel composto.


Mettere a lievitare almeno 40 minuti coperto e al riparo da correnti d'aria.


Riprendere l'impasto e formare tante palline sistemandole su una teglia con carta forno.
 Coprire con un panno pulito e far lievitare per circa 1 ora e mezza.
Trascorso il tempo necessario spennellare ogni pallina con l'albume avanzato.


Infornare in forno caldo a 180° fino a doratura 
(i miei pangoccioli sono stati in forno per 16 minuti).









03:26 Passeggiando in frigorifero

Pangoccioli

oggi è la volta dei pangoccioli , ho trovato questa ricetta in rete ed ho provato.
Eccola
Ingredienti:

500 g di farina 00
250 g di latte
100 g di zucchero
1/2 cubetto di lievito di birra
25 g di olio evo
2 uova
1 pizzico di sale
100 g di gocce di cioccolato


Procedimento:


Sciogliere lo zucchero e il lievito nel latte tiepido.
 Mettere la farina in una ciotola grande,
 versare il latte e iniziare a impastare.


Quando inizia ad amalgamarsi aggiungere il burro morbido
 e continuare l'impasto. 
Infine aggiungere un uovo intero e un tuorlo e lavorare a lungo.


Quando l'impasto risulta liscio e morbido
 aggiungere le gocce di cioccolato 
e lavorare per farle penetrare bene nel composto.


Mettere a lievitare almeno 40 minuti coperto e al riparo da correnti d'aria.


Riprendere l'impasto e formare tante palline sistemandole su una teglia con carta forno.
 Coprire con un panno pulito e far lievitare per circa 1 ora e mezza.
Trascorso il tempo necessario spennellare ogni pallina con l'albume avanzato.


Infornare in forno caldo a 180° fino a doratura 
(i miei pangoccioli sono stati in forno per 16 minuti).









venerdì 14 giugno 2013



In cucina bisogna In sperimentare, ed io questo non me lo faccio mancare...
l'ultima trovata?
 Fare le polpette "musicate" dalle note del merengue....cosa? 


Vi chiederete, avete capito bene.
Aggiungo non avete mai visto i barman acrobat?
 Ebbene loro miscelano liquori e varie...
Io? ...a suon di merengue,
 le spezie le uova e company , assumono amalgame profumi e aromi da non credere..
..provate....non è niente male..

Come ho fatto?
Ingrdienti:



Ho messo nel mix la carne bollita, 
e..un passo avanti e uno indietro..
con una giravolta ho fatto nevicare noce moscata , paprika e un pizzico di curry...
un passo a destra e uno a sinistra e voile la scarola ben strizzata,..
.2 uova, 1 cucchiaio di formaggio grattugiato, sale e pepe quanto basta...è via al mix...
5 minuti e si incomincia a fare le palline, 
si passano nel pane grattugiato,


 e un bel tuffo nell'olio di arachide.








E ..peccato il divertimento è finito, però 
buon appetito...

P.s. Accompagnate con una salsa al peperoncino e una alla senape...
sentirete che note...









00:24 Passeggiando in frigorifero


In cucina bisogna In sperimentare, ed io questo non me lo faccio mancare...
l'ultima trovata?
 Fare le polpette "musicate" dalle note del merengue....cosa? 


Vi chiederete, avete capito bene.
Aggiungo non avete mai visto i barman acrobat?
 Ebbene loro miscelano liquori e varie...
Io? ...a suon di merengue,
 le spezie le uova e company , assumono amalgame profumi e aromi da non credere..
..provate....non è niente male..

Come ho fatto?
Ingrdienti:



Ho messo nel mix la carne bollita, 
e..un passo avanti e uno indietro..
con una giravolta ho fatto nevicare noce moscata , paprika e un pizzico di curry...
un passo a destra e uno a sinistra e voile la scarola ben strizzata,..
.2 uova, 1 cucchiaio di formaggio grattugiato, sale e pepe quanto basta...è via al mix...
5 minuti e si incomincia a fare le palline, 
si passano nel pane grattugiato,


 e un bel tuffo nell'olio di arachide.








E ..peccato il divertimento è finito, però 
buon appetito...

P.s. Accompagnate con una salsa al peperoncino e una alla senape...
sentirete che note...









martedì 11 giugno 2013


Torta di ciliegie



Ho acquistato al mercato una cassettina di ciliegie
Alcune sono avanzate e per evitare che ammuffissero,le ho usate per fare questa torta/crostata.
Ho trovato questa ricetta in rete mi ha subito colpito quindi l'ho realizzata.E ' una crostata di ciliegie con pasta paradiso è divina...

TORTA di CILIEGIE
Per una crostata di cm 22

Ingredienti:
250-300g di pasta frolla
Per il ripieno
100-120g di ciliegie denocciolate
1 mela
marmellata di ciliegie q.b a ricoprire la superficie della crostata
Pasta Paradiso
100 gr di farina
30 gr di fecola
2 uova
100 gr di zucchero
30 gr di burro
1/2 cucchiaino di lievito per dolci in polvere






Procedimento:
Imburrare la teglia.
 Stendere la pasta frolla sottile,4mm circa,foderare con questa e porla in frigo.




 Montare i tuorli e l'uovo con lo zucchero per 20 minuti circa. Non è di facile esecuzione, bisogna montare alla perfezione le uova 




e amalgamarecon molto garbo la farina e la fecola passandola con un piccolo setaccio.


Aggiungere il burro sciolto da versare caldo nell'impasto. Mescolare molto delicatamente. Spennellare il fondo della pasta frolla con la marmellata.


 Aggiungere le ciliegie (se molto succose,togliere parte del succo) e la mela tagliata a fettine non troppo sottili.





Versare la pasta Paradiso nella teglia e infornare a 160°a forno statico per circa 40 minuti


Questo il risultato.











23:08 Passeggiando in frigorifero

Torta di ciliegie



Ho acquistato al mercato una cassettina di ciliegie
Alcune sono avanzate e per evitare che ammuffissero,le ho usate per fare questa torta/crostata.
Ho trovato questa ricetta in rete mi ha subito colpito quindi l'ho realizzata.E ' una crostata di ciliegie con pasta paradiso è divina...

TORTA di CILIEGIE
Per una crostata di cm 22

Ingredienti:
250-300g di pasta frolla
Per il ripieno
100-120g di ciliegie denocciolate
1 mela
marmellata di ciliegie q.b a ricoprire la superficie della crostata
Pasta Paradiso
100 gr di farina
30 gr di fecola
2 uova
100 gr di zucchero
30 gr di burro
1/2 cucchiaino di lievito per dolci in polvere






Procedimento:
Imburrare la teglia.
 Stendere la pasta frolla sottile,4mm circa,foderare con questa e porla in frigo.




 Montare i tuorli e l'uovo con lo zucchero per 20 minuti circa. Non è di facile esecuzione, bisogna montare alla perfezione le uova 




e amalgamarecon molto garbo la farina e la fecola passandola con un piccolo setaccio.


Aggiungere il burro sciolto da versare caldo nell'impasto. Mescolare molto delicatamente. Spennellare il fondo della pasta frolla con la marmellata.


 Aggiungere le ciliegie (se molto succose,togliere parte del succo) e la mela tagliata a fettine non troppo sottili.





Versare la pasta Paradiso nella teglia e infornare a 160°a forno statico per circa 40 minuti


Questo il risultato.











lunedì 10 giugno 2013

Passata Di Verdure


Con la bella stagione abbiamo voglia di freschezza sopratutto nel cibo.
In questo periodo le verdure abbondano , provate questa passata per arricchire la pasta....

Ingredienti: 1 Kg di pomodorini pachino , 1 bella melanzana, 1 grosso peperone rosso, i cipolla dorata, 1 spicchio di aglio , un bel ciuffo di prezzemolo, olio evo, sale e pepe q.b.

Laviamo bene i pomodori



tagliamoli a pezzi   e mettiamo in una pentola con l'olio


facciamo cuocere per circa mezz'ora..


e con un passino ricaviamo tutta la polpa...



prepariamo intanto le verdure tagliandole a pezzetti


e procediamo come un normalissimo sugo, ossia, soffriggiamo la cipolla con l'olio evo dopodiche versiamo tutte le verdure, facciamo appassire e insaporire, quindi il passato di pomodoro e continuiamo lacottura per un'oretta.
Passiamo tutto al mix e condiamo la nostra pasta.
Come tocco finale, una nevicata di pecorino

22:54 Passeggiando in frigorifero
Passata Di Verdure


Con la bella stagione abbiamo voglia di freschezza sopratutto nel cibo.
In questo periodo le verdure abbondano , provate questa passata per arricchire la pasta....

Ingredienti: 1 Kg di pomodorini pachino , 1 bella melanzana, 1 grosso peperone rosso, i cipolla dorata, 1 spicchio di aglio , un bel ciuffo di prezzemolo, olio evo, sale e pepe q.b.

Laviamo bene i pomodori



tagliamoli a pezzi   e mettiamo in una pentola con l'olio


facciamo cuocere per circa mezz'ora..


e con un passino ricaviamo tutta la polpa...



prepariamo intanto le verdure tagliandole a pezzetti


e procediamo come un normalissimo sugo, ossia, soffriggiamo la cipolla con l'olio evo dopodiche versiamo tutte le verdure, facciamo appassire e insaporire, quindi il passato di pomodoro e continuiamo lacottura per un'oretta.
Passiamo tutto al mix e condiamo la nostra pasta.
Come tocco finale, una nevicata di pecorino

Oggi vi suggerisco un sugo della cucina pugliese e nello specifo tipico della zona di Bari, per condire le orecchiette.di cui vi ho precedentemente dato indicazioni su come si fanno...

Ingredienti: ( per 4 persone)
4 fettine di carne di cavallo
una manciata di formaggio grattugiato parmigiano misto a pecorino
40 grammi di provolone piccante
una manciata di prezzemolo tritato
passata di pomodoro (una bottiglia)
2 spicchi di aglio
1 cipolla+1 apicchio di aglio
una macinata di pepe nero
sale q.b.
olio evo





stendere la fettina di carne e appoggiarvi  il formaggio grattugiato
1/2 spicchio di aglio tagliato sottile,
qualche fettina di provolone, 
una manciatina di prezzemolo tritato e una macinatina di pepe nero.
Arrotolate su stessa e fermate con dei stuzzicadenti.




Fare soggriggere in un tegame la cipolla con uno spicchio di aglio con l'olio evo,
 una volta dorato inserire gli involtini e farli rosolare dappertutto


aggiungere la passata di pomodoro, 3 bicchieri di acqua, una macinata di pepe, sale quanto basta..
e continuare la cottura per circa 3 ore.

con questo sugo come dicevo condite questa tipica pasta, e come tocco finale una nevicata di ricotta salata grattugiata e ...

Buon Appetito


00:19 Passeggiando in frigorifero
Oggi vi suggerisco un sugo della cucina pugliese e nello specifo tipico della zona di Bari, per condire le orecchiette.di cui vi ho precedentemente dato indicazioni su come si fanno...

Ingredienti: ( per 4 persone)
4 fettine di carne di cavallo
una manciata di formaggio grattugiato parmigiano misto a pecorino
40 grammi di provolone piccante
una manciata di prezzemolo tritato
passata di pomodoro (una bottiglia)
2 spicchi di aglio
1 cipolla+1 apicchio di aglio
una macinata di pepe nero
sale q.b.
olio evo





stendere la fettina di carne e appoggiarvi  il formaggio grattugiato
1/2 spicchio di aglio tagliato sottile,
qualche fettina di provolone, 
una manciatina di prezzemolo tritato e una macinatina di pepe nero.
Arrotolate su stessa e fermate con dei stuzzicadenti.




Fare soggriggere in un tegame la cipolla con uno spicchio di aglio con l'olio evo,
 una volta dorato inserire gli involtini e farli rosolare dappertutto


aggiungere la passata di pomodoro, 3 bicchieri di acqua, una macinata di pepe, sale quanto basta..
e continuare la cottura per circa 3 ore.

con questo sugo come dicevo condite questa tipica pasta, e come tocco finale una nevicata di ricotta salata grattugiata e ...

Buon Appetito