domenica 6 ottobre 2013

Posted by jinson on 03:36 1 comment

Seduta a legger di antichi cavalieri e saghe d’altri tempi, 
Fritto bussa alla tua porta senza attender risposta. 
S’infiltra e ti coinvolge, ti abbraccia e ti bisbiglia di prender la stoviglia e andar a rubacchiar. 
Saltella la polpetta, sorride alla vicina, nell’olio tonda e bella, gioca con la bollicina.
 Mentre allunghi la forchetta, la cucchiara spunta in fretta, ti colpisce sulla mano a sventar il furto villano.
 Irresistibile delizia, che tenta pure i re, in casa coi parenti oppure in amicizia. 
Crocca il bel boccone, dorato e profumato,
 rivela un cuore morbido che stuzzica il ghiottone. 
E quando l’hai mangiato ti fa sentire meglio, in barba a quel dottore e al suo buon consiglio. 
Un’altra e un’altra ancora, 
finché la zia Maria, da saggia cuciniera, mette a tavola il finocchio e invita a sgranocchiar.
 “Sgrassa tutto, pure le pentole!” ti dice consigliera,
 ma il Fritto ti richiama, ti coccola e sussurra
 “Non sentire la megera, mangia tutta la zuppiera!”.





1 commenti:

  1. Stupendo! Adoro il fritto e me ne hai proprio fatto venire la voglia!

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